L’Italia è un bellissimo scrigno di inestimabili tesori, incastonati in ogni Regione. Tra le diverse regioni c’è la Sicilia, bella in ogni sua parte con luoghi che, così come il suo clima, riscaldano l’anima di chi la visita. Ed è proprio in Sicilia che si trova il meraviglioso borgo di Novara.
Posizione
Il borgo si trova incastonato tra le pendici di una montagna da cui si scorge l’antica Tindari in un incantevole scenario naturale a valle di un imponente sperone di roccia, la Rocca Salvatesta, che raggiunge i 1340 m.
Caratteristiche
Caratterizzata da piccole case affastellate, Novara si contraddistingue per la trama di vicoli e viuzze talvolta sormontati da archi, i decori delle facciate, l’eleganza dei palazzi, la sontuosità delle chiese danno fascino a un assetto urbanistico d’impronta medievale. Qui è possibile ammirare molti monumenti tra cui il Monumento ai Caduti dove le strade, per lo più pavimentate in acciottolato stretto tra due file longitudinali di pietra arenaria locale, contribuiscono a valorizzare l’architettura del centro storico. L’uso della pietra, che sul territorio affiora un po’ ovunque, testimonia l’importanza dell’arte dello scalpellino che si tramandava di padre in figlio, fino al deplorevole arrivo del cemento.
Punti d’interesse
Tra i tanti edifici civili di rilievo meritano attenzione il Palazzo Municipale, il Palazzo Stancanelli che si affaccia sulla piazza principale, vero salotto del borgo, e il Palazzo Salvo Risicato sulla via Duomo, recentemente recuperato dal Comune.
A valle del Duomo si conserva Casa Fontana, edificio del ‘700 avvolto da una cortina muraria secentesca che ingloba caratteristiche bucature impreziosite da elementi scolpiti nella pietra arenaria. Il Teatro Comunale, intitolato al musicista novarese Riccardo Casalaina, presenta dopo il restauro una superba facciata decorata con scorniciati di pietra e, all’interno, tre livelli di palchi sistemati ad anfiteatro.
A 5 km da Novara resiste l‘Abbazia di Santa Maria La Noara fondata nel secolo XII da Sant’Ugo Abate sotto re Ruggero II, prima edificazione cistercense in Sicilia. In essa sono presenti molti segni dell’architettura specifica dell’ordine dei monaci cistercensi, improntata alla sobrietà. All’interno sono visibili grandi archi scarni e, accanto all’altare, una porta in pietra, alta, segno della presenza di un antico torrione normanno.
La leggenda di Novara
Novara non è solo storia, il borgo si compone di molti volti tra i quali la natura incontaminata, l’incanto, la leggenda. Infatti, proprio qui è ambientata un’affascinante leggenda la cui protagonista è la Rocca Salvatesta. La leggenda narra di un tesoro nascosto, il cui ritrovamento dovrebbe essere fatto da una donna che nell’arco di una giornata dovrebbe prendere del lino, filarlo, annasparlo, distenderlo al telaio e tesserne un mantile. Dopo deve prendere del grano, portarlo al mulino, farlo macinare, impastarne la farina e farne una focaccia. Per riscaldare il forno è necessario prendere la legna raccolta in sette boschi, far cuocere la focaccia, e dopo averla avvolta nel mantile e salire sulla Rocca Salvatesta. Compiendo tutte queste azioni, allo scoccare della mezzanotte, suonati i 100 rintocchi della campana della Chiesa Madre, si spalancherebbero le porte del leggendario tesoro. Storia e mistero si sposano creando incanto d’ogni passo.
