Petralia Soprana è un comune italiano facente parte del Parco delle Madonie, è inoltre incluso nel club de “I borghi più belli d’Italia” (1° classificato sia dell’Edizione 2018 che dell’Edizione 2019).
Posizione
L’abitato è collocato sul versante meridionale della catena delle Madonie ed è compreso tra un’altitudine di 1.657 metri (pizzo Corvo) e 600 metri.
Il suo territorio è percorso dal fiume Salso ed è ricoperto da boschi, macchia mediterranea, pascoli, terreni seminativi e colture arboree.
Origini
È generalmente identificata come Petra, la città sicana una delle principali fornitrici di grano di Roma. Venne inserita tra le civitates decumanae, cioè tra le città sottoposte al tributo annuo della decima in natura.
Il suo aspetto odierno risale in seguito alla conquista normanna avvenuta nel 1062, in cui la cittadina venne fortificata, con il castello, le torri ed i bastioni, e “latinizzata”, con l’edificazione di diverse chiese.
È per la prima volta in un documento del 1258 che appare per la prima volta la distinzione tra Petra “inferior” (Petralia Sottana) e Petra “superior” (Petralia Soprana), in origine quasi certamente un’unica comunità.
Su quale delle due sia la più antica esiste un’antica contesa, a tutt’oggi di difficile soluzione, che s’innesta su una storica rivalità di campanile, superata solo in tempi recenti.
Cosa visitare
Chiesa dei Santi Apostoli
Pietro e Paolo
La chiesa madre, affacciata su piazza del Duomo. Presenta in facciata 2 campanili, uno quattrocentesco e l’altro settecentesco, collegati da un portico di 18 colonne realizzate dai fratelli Librizzi di Petralia Sottana. All’interno si conservano tele seicentesche tra cui la Deposizione (Jusepe de Ribera, detto lo Spagnoletto), le statue dei santi patroni gli apostoli Pietro e Paolo e il primo Crocifisso attribuito a frate Umile da Petralia.
Chiesa Santa Maria
di Loreto
Antica fortezza araba trasformata in chiesa dai carmelitani scalzi. L’interno presenta degli stucchi del Serpotta, le preziose statue dei Santi Cosma e Damiano e la cinquecentesca statua policroma di San Sebastiano, così come il polittico di scuola Gaginiana, opera rinascimentale con al centro la delicatissima statua della Madonna di Loreto.
La chiesa sovrasta il territorio circostante con la sua imponente mole ed è visibile da chilometri di distanza facendone uno dei più importanti monumenti artistici delle Madonie.
Piazza
del Popolo
È la piazza principale della città. Il monumento di bronzo al suo centro, realizzato da Antonio Ugo, è dedicato ai morti di tutte le guerre. Vi si affacciano vari palazzi, tra cui quello del municipio e palazzo Pottino, che conserva affreschi con motivi paesaggistici locali.
Miniera di Sale
La miniera di Sale Italkali di Raffo, un giacimento di salgemma purissimo dove ancora oggi si estrae quella polvere bianca che duemila anni fa valeva come l’oro ed era moneta di scambio per i soldati romani che venivano appunto pagati con il sale (da qui deriva infatti la parola salario).
L’eccezionale purezza del sale e la collocazione fuori dall’area dove si trovano gli altri giacimenti siciliani fa pensare che quello di Petralia sia un giacimento di origine secondaria. Si tratterebbe, cioè, di depositi salini preesistenti che le vicende geologiche dell’isola hanno disciolto, spostato e ricristallizzato fuori dalla prima formazione. Il sale di Petralia ha perciò per natura una qualità del tutto speciale che nessun altro tipo di sale può imitare, neppure con trattamenti e manipolazioni che, comunque, ne compromettono la genuinità.
Il sito geologico si formò cinque milioni di anni fa, a seguito del prosciugamento del mar Mediterraneo. È un salto nel tempo e nelle viscere della terra, alla scoperta del sale e dei suoi segreti millenari. Otto livelli, scavati sino al cuore della terra, e più di 80 km di gallerie compongono la miniera di Sale Italkali di Raffo.
Ma non è tutto, ciò che sorprende davvero i visitatori è il Museo di Arte Contemporanea Sotto Sale (MACCS): un percorso fatto di luci, ombre e suggestioni che consente di ammirare trenta capolavori frutto della maestria di artisti di fama internazionale che hanno modellato sculture in salgemma.
Il MACCS rappresenta quindi un caso unico al mondo di museo dentro una miniera attiva.
Tradizioni
La festa principale del paese è quella dei patroni S. Pietro e S. Paolo che si articola nei cinque giorni precedenti al 29 giugno.
In questi giorni il paese ospita un gran numero di fedeli provenienti dai paesi vicini ma anche dalle numerose frazioni del paese. Secondo la tradizione è prevista una processione in serata con i simulacri dei santi in misura ridotta e accompagnata dal suono dei tamburi.
La processione avviene in modo diverso durante il giorno della festa, in quanto si svolge con la partecipazione delle due confraternite religiose del paese che portano un numero di statue che può arrivare anche alla ventina.
Durante l’estate invece il paese si popola di numerosi turisti, in particolare nel giorno di Ferragosto nel quale si svolge la rievocazione di un matrimonio baronale, che ripropone il matrimonio di due nobili locali del Settecento.